L’ARTE DEL BEL PAESE di Sem Galimberti

La ripresa settembrina delle iniziative culturali nella nostra città, riserva molte conferme e qualche novità. Conferenze, incontri, dibattiti, rassegne, concerti, eventi sportivi…e chi più ne ha più ne metta. Con l’inizio dell’autunno gli appuntamenti si susseguono numerosi e si accavallano, spesso senza coordinamento perché ciascun ente va per la sua strada e difficilmente si confronta con gli altri. A qualcosa si deve rinunciare, spesso con rammarico, e comunque occorre operare delle scelte. Ad esempio, non si può rinunciare alla mostra allestita presso la Galleria d’Arte Contemporanea (GAMeC) della nostra città, inaugurata il 28 settembre e che ci accompagnerà fino all’inverno inoltrato del mese di gennaio.
Il titolo è “Il Belpaese dell’arte. Etiche ed estetiche della Nazione” e si collega alla ricorrenza dei 150 anni dell’Unità d’Italia.
La rassegna vuole riproporre l’immagine dell’Italia nel mondo in tutte le sue espressioni visive: dal cinema all’arte, dalla letteratura al Made in Italy, dalla cultura d’élite a quella popolare, attraverso 200 opere di artisti italiani e internazionali. Come tutti sanno, nel nostro paese la cultura artistica ha influenzato in maniera determinante, soprattutto negli ultimi secoli, l’organizzazione pratica della vita sociale. A tale proposito, la mostra propone esempi storici rilevanti come i ritratti dei 200 garibaldini della spedizione dei Mille, una cinquantina di caricature di parlamentari italiani, le figure Panini, gli ex voto, i trofei sportivi, i libri, le opere di pittori e scultori contemporanei che si confrontano con i simboli della bandiera, della lingua, dei confini, dei monumenti, delle mappe. Insomma un bric a brac ordinato in nove sezioni che oltrepassano anche i limiti artistici per procedere a un confronto diretto con la realtà utilizzando la creatività ma anche una buona dose di sana ironia antiretorica. A completamento, viene proiettato un documento RAI che racconta il panorama culturale, sociale e artistico evocato dalla mostra attraverso spezzoni di film, programmi televisivi, spot pubblicitari e notiziari.